Renzo Galardini

Pittore

Per uno di quei bizzarri capovolgimenti della storia, quelli che cambiano la vita di un uomo – e di un artista – in un destino, ecco che Renzo Galardini si trova a narrare le storie di un immaginario ricchissimo ed ispirato nell’epoca del pensiero calcolante, in cui la celebrazione della materia ha delegittimato e dissolto il gioco del miracolo fiabesco, occludendo la vista dagli altari dei templi dedicati alla contemporaneità. Chi resta – come me – ostinatamente affascinato dalla bellezza potente e visionaria della pittura, e per caso si trova a esprimerlo, è portato a sentirsi come un fanciullo finito per errore in una conversazione di adulti, che guardano, nella migliore delle situazioni, con condiscendente indulgenza l’ingenua naïveté di questo distacco dal buon gusto da biennale.

Sono portata a pensare che Renzo Galardini abbia condiviso, forse in più di un’occasione, questa sensazione con me: ciò che mi ha colpito fin da subito di questo artista è non solo la costellazione inesauribile di sintesi liriche che dominano la sua tela, ma la sua personalità, così lontana dal cliché ormai insostenibile dell’artista. Galardini è uno di quei creatori autentici la cui forza risiede nell’innata eleganza dell’animo: al gioco sguaiato del clamore contrappone il garbo del silenzio, alla ricerca spasmodica delle garanzie mercantili la grazia del pudore, alla volgarità dell’accondiscendenza al favore di critici e curatori, l’eleganza dell’indipendenza. Non parlo di coraggio, come molti ormai che si trovano a commentare l’opera di pittori in un’epoca di intrattenitori e vetrinisti, tanto meno di intenzioni provocatorie, nella riapertura compiaciuta di una scatola di un tempo fuori dalla contingenza. Ho l’impressione che Renzo Galardini viva con estrema naturalezza in un tempo altro, creando un mondo che non ha altro referente che la poesia; vive, ed è questa la sua forza, con disinvoltura in uno stato costante di incanto e rievocazione, con infinite possibilità narrative. 

Estratto da E. Gradi, L’eleganza della poesia, in Renzo Galardini. Dipinti e incisioni, a cura di N. Micieli, Bandecchi & Vivaldi, Pontedera, 2015, p. 19 

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